Il consorzio ha confermato che i piani del Chianti DOCG di aggiungere alla denominazione un nuovo livello di vini gran selezione e una nuova sottozona non dovrebbero realizzarsi per un altro anno.
Il Consozio ha presentato per la prima volta i piani per la nuova fascia premium del Vino Chianti DCG Disciplinare e la nuova sottozona, che spera aumenteranno la competitività del prodotto in particolare nei mercati statunitense e cinese già a novembre 2019. Attualmente è nel fasi finali del processo biennale di approvazione con la Regione Toscana, che dovrà poi essere approvato dal Ministero dell’Agricoltura e dall’UE.
Il direttore del Consorzio Vino Chianti Marco Alessandro Bani conferma questa settimana a db che l’iter di approvazione dovrebbe durare tra un anno.
Tuttavia, le regole dovrebbero avere un effetto retroattivo, il che significa che i produttori potrebbero iniziare ad applicare i principi della nuova normativa in vigore due anni fa, per essere pronti a immettere i prodotti sul mercato non appena l’approvazione è stata concessa. Si spera che venga approvato in tempo per l’uscita dell’annata 2022.
Il nuovo Chianti Gran Selezione avrà una gradazione alcolica minima più alta (13% vol) e invecchia per un minimo di 30 mesi. I produttori possono anche inserire sulla bottiglia il nome delle sottozone, inclusa una nuova denominazione, Chianti Terre di Vinci, dove il Chianti è già prodotto. La nuova sottozona copre i quattro comuni di Vinci, Cerutto Guidi, Fucecchio e Capraie Limite, precedentemente inclusi nella denominazione di base Chianti.
La proposta per Terra di Vinci è già stata ratificata dal Consorzio, prima che fosse presentata alla Regione Toscana e al Ministro dell’Agricoltura italiano.
Il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi ha affermato che la volontà di creare una nuova sottozona ha dimostrato la volontà dei produttori di valorizzare il territorio.
“Indica anche la volontà di lottare per un livello di qualità ancora più elevato perché le normative per le sottozone sono più severe di quelle della denominazione di base”, ha affermato.
Il Chianti DOC è stato ufficialmente creato nel 1967 comprendendo sette sottozone: Colli Fiorentini, Colli Senesi, Rufina, Colli Aretini, Colline Pisane e Montalbano nonché l’originario Chianti Classico protetto dal 1716. La DOC è stata elevata a DOCG nel 1984, mentre il Chianti Classico è diventato DOCG a pieno titolo nel 1996. Montesperoli è stato aggiunto al Chianti DOCG nel 1997 e Terra di Vinci vi entrerà quest’anno.